Energia e ambiente

Un impianto che coniuga petrolio e agricoltura

È stato inaugurato la scorsa settimana vicino a Ragusa il primo impianto di cogenerazione in Sicilia abbinato a dei pozzi per l’estrazione di petrolio. L’inaugurazione dell’impianto della Irminio srl, società del Gruppo Sviluppo Risorse Naturali, alla presenza di numerose autorità nazionali, regionali, provinciali e comunali e dei rappresentanti del mondo imprenditoriale locale, ha riscontrato un notevole successo.

Il nuovo cogeneratore produrrà energia elettrica e calore con un procedimento efficiente e che premia il programma di sostenibilità ambientale messo in campo dall’Azienda. Il cogeneratore infatti produce energia elettrica e calore sfruttando il gas di coda, ovvero quel gas residuale che, nel processo di estrazione petrolifera, viene separato dall’olio e dall’acqua, e che, per le sue caratteristiche intrinseche non è idoneo ad essere commercializzato. Fino a ieri il gas veniva bruciato alla torcia e quindi rappresentava una perdita in termini energetici, oltre a essere un veicolo di emissioni in atmosfera non controllate.

Oggi, il gas utilizzato nel cogeneratore produrrà energia elettrica ed energia termica: la prima sarà in parte autoconsumata dal Centro Olio Irminio e in parte ceduta alla rete elettrica, mentre l’energia termica sarà utilizzata in parte per scopi di processo dell’impianto, e in parte potrà essere ceduta ad attività terze, al di fuori del processo industriale di Irminio.

La potenziale cessione di energia termica ad altre utenze rappresenta la grande novità del Progetto Irminio: una parte del calore prodotto dal cogeneratore potrà, per esempio, essere ceduto ad agricoltori che, nelle immediate vicinanze dei pozzi Irminio, potranno installare delle serre mantenute a temperatura costante, attraverso una climatizzazione con generazione di freddo d’estate e caldo d’inverno. Il Progetto del cogeneratore di Irminio potrebbe rappresentare per la prima volta nel nostro Paese l’abbinamento virtuoso e sostenibile di attività estrattive e agricoltura, sviluppando un modello economico e ambientale innovativo e in grado di creare nuove opportunità d’impresa. Proprio per questo il progetto ha avuto il plauso delle associazioni agricole locali.

Inoltre, le emissioni del cogeneratore vengono controllate con le migliori tecnologie disponibili sia per la produzione di basse quantità di ossidi di azoto che per l’abbattimento di monossido di carbonio e di eventuali idrocarburi incombusti, grazie a un assorbitore catalitico.

In conclusione il progetto del cogeneratore è stato pensato nell’ambito di un progetto sostenibile a 360°:

  • per ridurre gli sprechi, perché fino a poco tempo fa la totalità del gas associato all’olio estratto dai pozzi veniva completamente bruciato alla torcia;
  • per ridurre gli effetti sull’ambiente, perché utilizzando il gas come combustibile nel cogeneratore, si riducono le emissioni;
  • per valorizzare il territorio, perché sarà possibile cedere una parte rilevante del calore a imprenditori agricoli che abbiamo intenzione di installare delle serre nelle vicinanze dell’impianto, garantendo in questo modo un costo dell’energia termica ridotto, ma soprattutto costante nel tempo, con un conseguente aumento dell’occupazione e del valore economico del territorio.